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Visualizzazione dei post da gennaio, 2016

Un bellunese spiega la stampa in 3D

  Un bellunese spiega la stampa in 3D Moreno Soppelsa è l'autore di una guida sulle nuove stampanti PER LEGGERE  L'ARTICOLO CLICCA SULL'IMMAGINE Articolo tratto dal settimanale di informazione generale della provincia di Belluno "L'Amico del Popolo" n. 51 del 31 dicembre 2015.

Cencenighe - Storia della calzoleria Fontanive

Cencenighe - Dopo tre generazioni, alla fine dell'anno, ha chiuso il negozio di calzature di Armando Fontanive, che per antonomasia è il calzolaio, a Cencenighe, dopo suo padre Arnaldo e prima di lui il nonno Natale. Un'attività iniziata in paese quasi un secolo fa quando ogni tipo di calzatura veniva confezionata artigianalmente. A ricostruire la storia è lo stesso Armando nel suo negozio di via Roma che ha l'inconfondibile profumo di cuoio, di scarpe nuove e una cui vetrina offre la veduta della piazza con il suo incrocio e il viavai di automobili. « Il nonno si chiamava Natale Fontanive fu Grisostomo. Era nato nel 1882, l'anno della storica alluvione, come era solito ricordare, ed era quindi emigrato in Svizzera a Rorschach, sul Lago di Costanza, per lavorare come muratore mentre la nonna, Novella Manfroi, prestava servizio in una fabbrica per la produzione di filati. Mio padre e altri due zii sono nati in Svizzera. Allo scoppiare della guerra il nonno rien

Falcade - Storia della segheria Scola

FALCADE - Il legno ha un profumo particolare. È quello che si respira quando si entra in una falegnameria o in una segheria. Un odore che riporta al bosco, alla montagna e quindi alle proprie radici. Al legno in qualche modo si è sempre rimasti legati adesso come in passato malgrado i naturali cambiamenti sociali ed economici del territorio. Da una statistica delle Camera di Commercio di Belluno del 1958 emerge che in Valle del Biois (considerando anche Cencenighe e San Tomaso), di segherie se ne registravano ben quattordici, senza considerare gli altri comuni dell'alta Val Cordevole dove, complessivamente, ad Alleghe, Rocca Pietore, Colle Santa Lucia, Selva di Cadore e Livinallongo, se ne contavano diciotto. Ora, in alto Agordino, da Cencenighe in su, di segherie ne è rimasta attiva solo una, quella di Marco Scola, a Falcade. Una gestione che è arrivata ormai alla quarta generazione. Prima di lui il padre Romano, il nonno Marco, suo omonimo, e il bisnonno Sante Scola che,