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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

Don Domenico Chenet - Settant'anni dalla scomparsa

Cencenighe – Sono trascorsi esattamente settant'anni dalla sua morte eppure c'è qualcuno che non ha ancora dimenticato don Domenico Chenet, Come mai il suo ricordo è ancora presente ? Molto probabilmente ciò è dovuto al fatto di essere stato per ben trentacinque anni parroco di Cencenighe, dal 1905 fino al marzo 1940, ma non soltanto per questo. Durante il lungo incarico don Domenico visse insieme ai suoi parrocchiani il difficile momento storico della prima guerra mondiale, il periodo che ne seguì e le tensioni che portarono allo scoppio del secondo conflitto. A lui spettò il compito di registrare il decesso di ventisei soldati italiani deceduti nel dicembre 1916 in conseguenza al crollo di una baracca militare nella zona di Palù a causa della troppa neve caduta. Quando fu necessario portare conforto a chi aveva subito perdite a causa del conflitto come pure quando si trattò di condannare la sottrazione delle campane da parte degli austro-tedeschi durante l'occ

Antonio Ravasio: educare i figli alle relazioni nella comunità

Caviola - Antonio Ravasio, psicologo, psicoterapeuta e docente presso l’Università di Padova, è stato chiamato a Caviola dal Consiglio d'Istituto dell'IC di Cencenighe Agordino per trattare il tema "Educare alle relazioni ... a scuola, in famiglia, nella società". Un incontro organizzato nell'ambito del “Progetto Genitorialità”. Alla base la considerazione secondo la quale il ruolo di genitori, di per sé non semplice, sta ampliando la sua complessità a causa della presenza di ulteriori fattori. Tra questi l'aumento degli impegni di lavoro che, in molti casi, ha come conseguenza il fatto di stare meno tempo in compagnia dei propri figli. A ciò si aggiunge l'affiancarsi di altri modelli di famiglia accanto a quella tradizionale cui pesa l'assenza o la lontananza di figure familiari di supporto ai genitori, come  i nonni e altre figure parentali di riferimento, oltre all'influenza di fenomeni mediatici e tecnologici (i social network) che hanno porta

E le mini-centrali idroelettriche ?

Circa due anni fa aveva avuto esito positivo lo studio di fattibilità commissionato dai comuni di Cencenighe e Vallada per valutare la possibilità di costruire delle mini-centrali idroelettriche lungo il corso del torrente Biois. Impianti (chiamati anche “mini idrolettrico”) che utilizzano i salti d'acqua lungo le briglie del torrente allo scopo di produrre energia elettrica. Lo studio, finanziato dal Consorzio Bim Piave, aveva dato risultato positivo sia dal punto di vista tecnico che economico. Poi, non se ne è saputo più nulla. Come mai ? La domanda è stata rivolta al sindaco di Cencenighe William Faè, subentrato nel frattempo a Mauro Soppelsa il quale, con il primo cittadino di Vallada Fabio Luchetta, ha appoggiato la proposta suggerita a suo tempo dal presidente della Comunità Montana Agordina, Luca Luchetta. “ La questione è da ricercare nelle problematiche di bilancio del Bim che al momento hanno ostacolato il proseguimento dell'iter progettuale. In ogni c