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Visualizzazione dei post da 2015

Un mio breve video sulle api che raccolgono il nettare. Vale la pena soffermarsi ad osservare l'operosità di questi insetti al lavoro

Arriva l'autunno .... Tutti sul palcoscenico ! Compagnie e rappresentazioni teatrali di una volta.

Sfogliando gli album fotografici può capitare di imbattersi in foto che ritraggono compagnie teatrali di una volta. Immagini scattate per perpetuare il ricordo di uno spettacolo ben riuscito o di una scenografia singolare. L'inverno è forse la stagione che più si addice alle rappresentazioni. Sarà per il freddo, sarà per la necessità di dover forzatamente prediligere le attività al coperto rispetto a quelle all'esterno, fatto sta che per le filodrammatiche i mesi in cui i lavori agricoli erano fermi coincidevano con i maggiori impegni sul palcoscenico. In genere si trattava di compagnie di dilettanti spesso improvvisate tenute insieme da un comune filo conduttore, quello di divertirsi e far divertire. In mancanza di altri veicoli di intrattenimento, quali cinema e tv, il teatro offriva un modo per stare insieme e regalare un momento di spensieratezza. Filodrammatiche erano presenti in ogni comune e lo sono tuttora, la “Filodrammatica di Vallada”, la “San Bastiàn” di Falca

Come nasce un temporale intenso - Intervista a Gianni Marigo responsabile dell'ufficio meteorologico dell'Arpav di Arabba

"L'Amico del Popolo", luglio 2015, giornale di informazione generale della provincia di Belluno -  Riproduzione riservata

8 agosto 1965 - 8 agosto 2015 - I cinquant'anni delle campane della chiesa di Cencenighe

8 agosto 1965 - 8 agosto 2015 - I cinquant'anni delle campane della chiesa di Cencenighe. Un video per ricordare quel giorno di "mezzo secolo" e ... 8 agosto 1965 - 8 agosto 2015 - I cinquant'anni delle campane della chiesa di Cencenighe.

Le lettere dal fronte del sottotetente Mario De Biasio morto in combattimento ad Asiago nell'agosto 1915

LE LETTERE DAL FRONTE DEL SOTTOTENENTE MARIO DE BIASIO Ripropongo questa mia ricerca in occasione del centesimo anniversario  della scomparsa del sottotenente Mario De Biasio. Ringrazio il gruppo A.N.A. di Cencenighe Agordino per la disponibilità e la collaborazione e un grazie postumo al sig. Silvano Peloso e alla sig. Grazia (Graziella) Fontanive per le informazioni a suo tempo fornitemi. Nato nella frazione di Veronetta (Cencenighe Agordino), praticamente cancellata dalle alluvioni, insofferente della disciplina fine a se stessa, morì in combattimento ad Asiago nell'agosto 1915 . (L’Amico del Popolo, 30 settembre 2000 n 39 e 11 novembre 2000 n. 45) Clicca sul collegamento: http://www.flipsnack.com/napo68/le-lettere-dal-fronte-del-sottotenente-mario-de-biasio.html oppure leggi direttamente il testo dell'articolo su questa pagina sotto l'immagine. Buona lettura ! Mario De Biasio (1880 - agosto 1915) - foto L.Manfroi La storia di Mario De Biasio,

Video sulle rondini (in dialetto "zirighe") impegnate in una "acrobatica" pulizia mattutina sul filo del telefono

Lach dei Negher 12 luglio 2015 e 6 luglio 2014: si osservino le differenze

Si osservi la differenza tra l'immagine del Lach dei Negher di quest'anno e di quella di un anno fa.  Durante la prima settimana di luglio del 2014 la neve ghiacciata occupava ancora buona parte della sua superficie.  Quest'anno, con le temperature alte, è difficile ritrovare la stessa situazione anche perché la quantità di neve caduta durante l'inverno è stata notevolmente inferiore a quella di un anno fa.                                           Lach dei Negher   - 12 luglio 2015                                                                              Lach dei Negher   - 6 luglio 2014 (Foto D.Andrich)

Breve reportage sul vento forte in Valle di Gares (Canale d'Agordo) nella notte del 9 gennaio 2015

Link al breve reportage sul vento forte in Valle di Gares (Canale d'Agordo) nella notte del 9 gennaio 2015 Una volta aperto il link, per ingrandire  l'articolo, cliccare al centro della pagina, compare il pulsante "click to read". Cliccare sul pulsante e l'articolo sarà ingrandito  con la possibilità di sfogliarne le pagine.

Sei bellunesi alla maratona di Tokio (marzo 2015)

Agordino – Per  sei bellunesi, dei quali quattro  agordini, è diventato realtà il sogno di completare tutte e sei le “Marathon  Majors”, le sei più importanti maratone del mondo (Berlino, Boston, Chicago, Londra, New York e Tokyo). Non è cosa da poco quello che sono riusciti  a realizzare Gabriele Toffoli, Marina Savio, Marco Savio, Gabriele Riva, Michele De Paris e Attilio Bertagno, un gruppo di amici legati dalla comune passione per la corsa sulle lunghe distanze che li ha visti tagliare il traguardo della più recente major, la decima edizione della maratona di Tokio, disputata nella metropoli giapponese domenica 22 febbraio. Con loro anche Vittorio Laveder, il più giovane della compagnia alla seconda major, dopo quella di Boston, che ha fatto segnare il tempo migliore del gruppo. Già arrivare a prendere parte  ad una maratona di questo livello è una soddisfazione  se si pensa alle selezioni che vengono fatte a monte che hanno “ridotto”, si fa per dire,  i concorrenti a 35.500 di fro

Ricordi di guerra: lampi sul Col di Lana (dicembre 2014)

I ricordi di guerra sono legati a chi li ha vissuti in prima persona. Riguardo alla prima guerra mondiale, essendo assai difficile riuscire a trovare ancora qualcuno in vita in grado di riportare alla memoria episodi legati a quel periodo, bisogna fare affidamento ai racconti orali fortunatamente trascritti. È il caso dei combattimenti e degli scoppi che avvenivano sul Col di Lana nel corso dei primi anni del conflitto narrati da Gemma Manfroi nata nel 1908 a Cencenighe nella frazione di Camp, quinta di dieci figli di Teodoro Manfroi (M ό ter) e di Maria Fontanive. Una famiglia dedita all'allevamento e ai lavori agricoli come del resto la gran parte della popolazione. Al padre Teodoro, (gennaio 1869 – gennaio 1947), originario della frazione di Fòch, sembra non difettasse l'intraprendenza. Emigrato per qualche anno in Argentina sul finire dell'Ottocento e in Galizia, la più settentrionale delle province dell'Impero Austro-Ungarico, una volta tornato in paese,

A grande richiesta: "C'era una volta Collaz" (gennaio 2014)

Cencenighe – C'era una volta la frazione di Collaz. C'era, perché, pur esistendo ancora gli edifici, una decina in tutto, non è più stabilmente abitata. Eppure la frazione situata a 1031 metri sul livello del mare, su una balza naturale del versante del Pelsa, contò anche un centinaio di abitanti. Di fronte, al di là della valle attraversata dal Cordevole, le propaggini boscose più settentrionali del Monte Anime che gradualmente lascia posto al Piz Croce. Alle spalle la scarpata di “Pradét” e più in alto le pareti del Pelsa con la “Pena del sedèl”, lo spuntone di roccia che ricorda nella forma lo sgabello usato per mungere. Documentato fin dal 1558 come area prativa, Collaz era il domicilio di alcuni ceppi familiari come quelli dei “Roci”, “Bodét”, “Nocol”, “Pate”. Gente abituata a convivere con la natura del luogo come tutti quelli delle frazioni alte, distanti dal centro come loro dediti ad attività legate all'agricoltura e all'allevamento i cui capifamiglia

Ricordi del maestro Giuseppe Luchetta raccolti in un libro (luglio 2014)

Vallada Agordina – È di recente pubblicazione il libro “Da Vallada alle battaglie dell'Africa Settentrionale alla regione del Punjab in India” che raccoglie le memorie di Giuseppe Luchetta di Vallada Agordina, "el maestro Bepi" (1914-2010), curate dal figlio Claudio A. Luchetta e incentrate sui sette anni trascorsi come soldato e prigioniero di guerra in una regione nord-occidentale dell'India. "L'idea di scrivere i racconti di nostro padre ancora nata qualche anno fa quando lui vigoroso nella vita in Val Biois, nelle lezioni di storia in classe o nelle serate tranquille in casa, a volte parlava di guerra e di prigionia vissute in tanti anni di lontananza continuativa dal suo paese", ha scritto l'autore nell'introduzione. Nelle prime pagine viene ripercorsa la vita della famiglia Luchetta impegnata nei lavori di falegnameria e segheria presso quello che veniva chiamato " el Fabrìch" di Celat che lavorò a pieno regime per l'

Crisi del turismo ? Le proposte della scuola (novembre 2014)

La situazione del turismo in provincia fa discutere tanto da dare vita a riflessioni che hanno coinvolto pure la scuola. Fa male pensare che un settore economico come quello turistico che tante soddisfazioni ha dato in passato alla provincia di Belluno, faccia segnare dati negativi come quelli che si sono registrati nel 2013 con il crollo delle presenze se paragonate a quelli di altre aree contermini. Un argomento che, perciò, non può lascia indifferente neppure la scuola, un'agenzia educativa aperta alla realtà circostante anche attraverso la lettura e il commento di articoli di attualità. L'articolo dell'Amico del Popolo "I peggiori delle Alpi, nonostante le Dolomiti" (pubblicato sul n. 43 del 30 ottobre 2014), è stato al centro dell'interesse degli alunni della pluriclasse terza, quarta e quinta di Vallada Agordina e della classe quarta di Cencenighe. Ne sono usciti una serie di suggerimenti alcuni dei quali curiosi e divertenti. Si può dire che l

Storia di un vecchio ritratto conservato a Piaz (Vallada Agordina) - (luglio 2014)

"L'Amico del Popolo", agosto 2014, giornale di informazione generale della provincia di Belluno - Riproduzione riservata  

Un ricordo di Giovanni Faè e della sua attività ciclistica (gennaio 2015)

"L'Amico del Popolo", gennaio 2015, giornale di informazione generale della provincia di Belluno - Riproduzione riservata

La passione per il teatro. Un racconto di tanti anni fa (gennaio 2015)

La passione per il teatro. Un racconto di tanti anni fa. Sfogliando gli album fotografici può capitare di imbattersi in foto che ritraggono compagnie teatrali di una volta. Immagini scattate per perpetuare il ricordo di uno spettacolo ben riuscito o di una scenografia singolare. L'inverno è forse la stagione che più si addice alle rappresentazioni. Sarà per il freddo, sarà per la necessità di dover forzatamente prediligere le attività al coperto rispetto a quelle all'esterno, fatto sta che per le filodrammatiche i mesi in cui i lavori agricoli erano fermi coincidevano con i maggiori impegni sul palcoscenico. In genere si trattava di compagnie di dilettanti spesso improvvisate tenute insieme da un comune filo conduttore, quello di divertirsi e far divertire. In mancanza di altri veicoli di intrattenimento, quali cinema e tv, il teatro offriva un modo per stare insieme e regalare un momento di spensieratezza. Filodrammatiche erano presenti in ogni comune e lo sono tut

Mappata una cavità del Monte Anime - Cencenighe (agosto 2014)

Cencenighe - Da poche settimane un gruppo di speleologi del gruppo Proteo di Vicenza alla testa di Gianni Lovato, ha effettuato il rilievo della frattura del monte Anime che lo attraversa lungo il versante sud-est. La fessurazione rimane abbastanza nascosta dalla vegetazione ma si presenta di considerevoli dimensioni tanto che negli anni Ottanta si è resa necessaria la posa in opera di barriere e reti di protezione a difesa dell'abitato di Balestier e della strada comunale e provinciale sottostante che già hanno dovuto fare i conti con la precarietà della zona delle Banche e del famigerato Campanil de le Moneghe fatto saltare nel settembre del 1998. Anche qui il gruppo Proteo aveva a suo tempo esplorato la cavità del Campanil. Recentemente, però, l'attenzione si è spostata sul Monte Anime sulla cui sommità sono presenti altre tre cavità. In queste settimane gli speleologi hanno tentato di esplorarle ma, in mancanza dell'attrezzatura particolare necessaria, hanno dovut