Passa ai contenuti principali

Cencenighe - Il nuovo diario scolastico dell'Istituto Comprensivo di Cencenighe Agordino


Cencenighe – Quattro anni fa era stata data alla stampe la guida “A tordio par bosch e crepe”, oggi prosegue l'attività editoriale dell'Istituto Comprensivo di Cencenighe Agordino con la pubblicazione del “Non ti scordar di me - Diario scolastico 2013 – 2014”. Una novità gli alunni e le loro famiglie che già dal primo giorno di scuola hanno potuto avere tra le mani il diario la cui impaginazione e stampa è stata curata dalla Fabbrica dei Segni di Novate Milanese.
A provvedere alla distribuzione nella classi è stato il dirigente dell'Istituto Mario Baldasso che lo ha consegnato agli alunni dalla II primaria alla III della scuola secondaria di primo grado. “È un diario scolastico personalizzato per la nostra scuola, del tutto simile ai normali diari commercializzati a prezzi decisamente superiori – sostiene Baldasso - Tale strumento, grazie al contributo della Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino, ha un costo considerevolmente inferiore ai diari che si trovano in vendita e andrà a sostituire il libretto scolastico personale adottato fino all'anno scorso.”
Il diario di presenta piacevole, grazie alla copertina a colori e ai disegni interni curati da Dunio Piccolin che annovera ormai un lungo sodalizio con le scuole, ma si presta ad essere agile alla finalità da assolvere: quella di permettere agli alunni di annotare quotidianamente i compiti assegnati e nel contempo di svolgere la funzione di mezzo di comunicazione tra scuola e famiglia.
È uno strumento semplice che consente di coltivare un positivo senso di appartenenza all'Istituto. L'intento non è quello di uniformare tutti ad un modello unico ma di riconoscersi appartenenti ad una comunità educante che ha le sue regole e i suoi strumenti identificativi.”
Un breve organigramma dell'Istituto, informazioni utili, immagini delle scuole e la presentazione del dirigente, sono seguite da alcune pagine nelle quali sono contenuti gli obiettivi generali e uno stralcio del regolamento d'istituto. Alla fine la sezione più formale, quella dedicata alle comunicazioni scuola-famiglia. La parte più corposa è però riservata alle pagine che serviranno per l'annotazione giornaliera dei compiti e forse, si può immaginare e auspicare che l'uso di questo nuovo diario ne rendano più piacevole anche il loro svolgimento.
                                                                                 Luisa Manfroi 

"L'Amico del Popolo", 20 settembre 2013, giornale di informazione generale della provincia di Belluno - Riproduzione riservata

 

Commenti

Post popolari in questo blog

Nell'agosto 1985 la guerra contro "el pavare"

Vallada Agordina - "El pavàre", i semi di papavero, da sempre caratterizzano i sapori di alcuni piatti della cucina valladese.  La sua mancanza stravolgerebbe completamente il gusto delle pietanze come "le lasagne da fornel, la vigilia di Natale e i "carfogn", durante il Carnevale e le feste particolari. I semi del papavero venivano ottenuti dall'omonima pianta coltivata in zona fino a trent'anni fa con l'unico scopo di ricavare i semi per usarli in cucina.  Una co ltura secolare interrotta ai primi di agosto del 1985 da un blitz della Guardia di Finanza con un ampio dispiegamento di forze contro gli ignari abitanti di Vallada la cui unica colpa era quella di coltivare questa pianta in buonafede. Si sa che "l' ignoranza della legge non scusa", ma si ci chiede ancora oggi se fu proprio necessario agire in modo così eclatante come invece ebbe a verificarsi.  La quiete dei giorni che precedevano quello che si prospettava

Falcade - Storia della segheria Scola

FALCADE - Il legno ha un profumo particolare. È quello che si respira quando si entra in una falegnameria o in una segheria. Un odore che riporta al bosco, alla montagna e quindi alle proprie radici. Al legno in qualche modo si è sempre rimasti legati adesso come in passato malgrado i naturali cambiamenti sociali ed economici del territorio. Da una statistica delle Camera di Commercio di Belluno del 1958 emerge che in Valle del Biois (considerando anche Cencenighe e San Tomaso), di segherie se ne registravano ben quattordici, senza considerare gli altri comuni dell'alta Val Cordevole dove, complessivamente, ad Alleghe, Rocca Pietore, Colle Santa Lucia, Selva di Cadore e Livinallongo, se ne contavano diciotto. Ora, in alto Agordino, da Cencenighe in su, di segherie ne è rimasta attiva solo una, quella di Marco Scola, a Falcade. Una gestione che è arrivata ormai alla quarta generazione. Prima di lui il padre Romano, il nonno Marco, suo omonimo, e il bisnonno Sante Scola che,

“Memorie Storiche di Alleghe e Caprile - Grande Guerra 1915 - 1918” di Lina De Biasio

Alleghe – Durante la Grande Guerra sia i militari che i civili, hanno dato il loro contributo. Per questo l'attenzione va rivolta non soltanto alle pubblicazioni “ufficiali” che trattano il conflitto dal punto di vista militare, ma anche a quelle che lo raccontano dal punto di vista dei civili. In questo ultimo filone si inserisce la ricerca uscita proprio in queste settimane “Memorie Storiche di Alleghe e Caprile - Grande Guerra 1915 - 1918” di Lina De Biasio. Un lavoro di una cinquantina di pagine il cui formato fa risaltare le oltre cinquanta immagini, la maggioranza delle quali inedite, di cui il libro è corredato. Il lettore viene accompagnato in questo viaggio nella memoria che inizia ricordando la figura di Luigi Canepone, giovane studente di medicina umbro, costretto ad interrompere gli studi per soccorrere i soldati feriti in battaglia. L'autrice ne riporta il diario sintetico nel quale, dal giugno all'agosto 1917, vengono ripercorse le tappe del