Articolo di Luisa Manfroi tratto da "L'Amico del Popolo", settimanale di informazione generale della Provincia di Belluno - luglio 2018 - riproduzione riservata
Agordino – Abituati come siamo alle automobili, alle moto e agli altri mezzi a motore che invadono le nostre strade, desta meraviglia vedere chi si sposta a piedi per coprire lunghe distanze. Ed è raro, se non unico, incontrare una giovane coppia, un ragazzo e una ragazza, accompagnati da due cani e da tre asini con il basto carico di tutto quello che serve per trascorrere la vita all'aria aperta.
È l'avventura a piedi degli svizzeri
Etienne e Jane, originari di Martigny, cittadina del Canton
Vallese, non molto distante dal confine con la Francia. Il loro
viaggio dura ormai da oltre un anno. Sono partiti ancora a maggio
dell'anno scorso e camminando, circa dieci – quindici chilometri
al giorno, hanno raggiunto in questi giorni l'Agordino.
L'incontro casuale lungo la strada di
Avoscan di San Tomaso, domenica mattina, è stata occasione per
poterli avvicinare ed intervistare, approfittando di una loro breve
pausa. Cosa vi ha spinto ad intraprendere questo viaggio ? «Da
sempre abbiamo avuto la voglia di viaggiare. Lo abbiamo fatto in
diversi modi. L'ultima esperienza era in camper, ma ci siamo accorti
che non ci piaceva stare più in mezzo al traffico e spendere tanti
soldi per la benzina. Allora, abbiamo pensato ad un'alternativa
ecologica, che ci permettesse di stare a contatto con la natura e di
vivere più lentamente, senza frenesia, solo a ritmo delle nostre
gambe.» E lo dimostra la disponibilità e la serenità che la
coppia trasmette nel parlare volentieri della loro avventura,
esprimendosi in un ottimo italiano.
La scelta è stata quella di mettersi
in viaggio in compagnia di tre asinelli Frousse, Vorace,
Jabal (dal nome biblico del protettore dei campeggiatori) e dei due
cani Duende e Shtetl.
La curiosità spinge a chiedere loro
qual è il percorso compiuto finora. «Più o meno abbiamo
attraversato tutta la Svizzera, lungo la zona alpina, il Canton
Vallese, quello centrale di Uri e quello più orientale dei
Grigioni.»
L'inverno
Etienne e Jane, che formano il gruppo musicale dei Bardane Le Rouge,
è servito per una sosta e l'hanno trascorso nella Val Poschiavo.
«Siamo
usciti dalla Svizzera ed entrati in Italia dalla Valtellina,
arrivati a Tirano, ad Aprica, sempre in provincia di Sondrio, quindi
abbiamo passato la Val Camonica, fino al Passo Tonale.
Siamo arrivati
in Trentino, poi abbiamo fatto la Val di Sole, Madonna di Campiglio,
la valle dei Laghi
(nel
Trentino
sud-occidentale), attraversato Trento, un po' della Val d'Adige fino
a Salorno, in provincia di Bolzano. Da qui siamo andati in Val di
Fiemme e transitato, in questi giorni, lungo il Passo San
Pellegrino.»
Al momento dell'incontro, Etienne e
Jane hanno appena concluso il giro di San Tomaso, scendendo ad
Avoscan e puntando verso Cencenighe.
Quale sarà la prossima tappa ? «Non
sappiamo ancora bene perché dobbiamo trovare i sentieri, una
ciclabile dove passare.
La nostra idea è quella di dirigerci verso
il Friuli ed arrivare in Slovenia prima dell'inverno. Il percorso lo
dobbiamo ancora scegliere.»
A seguirli, ma solo per una settimana,
un'automobile di amici svizzeri che stanno realizzando un
documentario sulla loro avventura per una televisione svizzera. Con
telecamere e microfoni alla mano, oltre che a Etienne , Jane e ai
loro compagni a quattro zampe, la troupe ha pure eseguito delle
riprese lungo il tragitto e il torrente Cordevole.
Un grande “in bocca al lupo” a
questa coppia coraggiosa di trentenni che ha deciso di portare avanti
questo viaggio come una volta, a passo lento e rallentando.
Quello che non sappiamo fare noi,
troppo schiavi del tempo e della vita frenetica.
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